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AGOSTO 2025
È successo, la prima esperienza in solitaria senza istruttori di surf, e da buoni Europei quale prima meta più adatta se non la casa del surf?
Inizia tutto in un giorno qualunque di questo 2025. Ero in macchina da qualche parte con Andrea (il ‘Grandre’ o ‘rez’) e Francesco (bassista Wanderlast).
“Sarebbe cosa sarebbe bello fare quest’anno? Un’esperienza in Van” ci disse il Grandre mentre ci dirigevamo non so dove.
È comune ogni anno iniziare a fantasticare sulle vacanze estive, mete da sogno, poche spese, esperienze incredibili… Il problema mio e dei ragazzi della mia città le aziende chiudono nel periodo peggiore dell’anno “la settimana di Ferragosto”. Sono sicuro capite già di cosa sto parlando.
Incredibilmente non siamo stati troppo a pensarci su, Fre era un po’ che gli balenava per la testa di andare in Van, io sinceramente non mi sarei aspettato un periodo così intasato, avevo in mente mete un po’ più tranquille ma era ok.
La prima volta che io e Fre ci siamo lanciati in un’avventura del genere era il 2018. Primo giorno di ferie, non sapevamo dove andare, viene a dormire da me, la mattina salutiamo mia madre, convinta che stiamo per andare in puglia quando il navigatore segna la spagna, ma questa è un’altra storia.
Per prenotare abbiamo usato il fedelissimo Google Voli, uso sempre e solo quello, è dove io personalmente trovo sempre i prezzi più bassi. Inutile dirvi che un volo per Lisbona è spesso caro, vi lascio solo immaginare ad Agosto. Ma va bene, è l’anno dell’esperienza nuova, li spendiamo quei due soldi in più. Poi, arriva il momento del nostro hotel:
Un bellissimo FIAT ??
un bellissimo “marca van” di Roadsurfer è stato invece prenotato dal ‘rez’ alla cifra irrisoria di duemila euro.
Per quel che mi riguarda un furto a mano armata considerando che l’anno scorso ci siamo fatti una decina di giorni in Sardegna a meno della metà del prezzo. Sono stato nelle filippine 2 settimane spendendo la metà.
Ma è ok, la settimana di Ferragosto non perdona.
Era tutto pronto, ora dovevamo solamente aspettare di partire.
l’avventura ufficiale inizia Lunedì 11 Agosto, il ritrovo è alle 15 da Fre per fare le valigie. mi raccomando di essere puntuali visto la mia agenda fitta, mi presento alle 15:20 con mezza valigia aperta piena e letteralmente tutti i vestiti dentro una borsa (sarebbero dovuti stare dentro il bagaglio).
Entro in casa, Fre è già disperato. Il guitalele non entra nel bagaglio, la visione di noi tre sopra una scogliera al tramonto mentre suonavamo canzoni d’amore sfuma improvvisamente.
Il motivo del ritrovo era quello di spartirci un bagaglio più grande da 10kg nel caso qualcuno avesse avuto un buco, il nostro ‘rez’ si presenta con il bagaglio già pieno delle sue cose.
Indispensabili in un viaggio on the road le 3 camicie di lino per fare serata. Poi il mio turno, ho messo nel mio bagaglio a mano l’essenziale: Drone, Fotocamera, GoPro, un libro (sun tzu, l’arte della guerra), il beauty e l’ukulele fatto a mano preso come ricordo nelle Filippine. C’era un problema, non avevo messo alcun vestito dentro.
Dalle nostre parti si scherza spesso sulle donne che tendono a prendersi l’armadio dietro in vacanza, che ci crediate o no, avevamo preso tutti e tre di tutto. Posso già spoilerare che non ho usato nemmeno la metà dei vestiti che ho preso.
Finito il packing corro in città a Pavullo a lavorare come volontario all’ASEOP, un evento annuale che chiudeva la serata con Noemi. Ero d’accordo con gli altri che una volta finito all’una sarei partito per prenderli e partire direttamente per Bergamo, e così è stato.
Come da programma alle due del mattino di Martedì 12 Agosto, siamo in macchina verso Milano Bergamo Airport. Entriamo in aeroporto verso le 5 del mattino accolti dall’inno d’italia che parte a massimo volume svegliando i poveretti che dormono sulle panchine.
Fre si lamenta, preoccupato che i suoi rullini vengano cotti dal raggi x
Non abbiamo mai trovato grosse file a questi orari, d’altronde chi glielo fa fare di svegliarsi a quell’ora.
Ce l’abbiamo fatta al gate (io con la maglia dell’aseop)
Amo i voli che partono il mattino presto, sembra di entrare già in una dimensione parallela, nella realtà è il cervello che implora pietà.
Alle ?? l’aereo si approccia alla pista, io sono così cotto che nemmeno mi accorgo della partenza. Apro gli occhi per qualche istante a metà viaggio stramaledendo chi ha avuto la brillante idea di far vendere ai suoi dipendenti i profumi e gratta e vinci.
Se come plus ci fosse l’opzione “salta le pubblicità in aereo” probabilmente avrei già un abbonamento a vita.
Quando riapro nuovamente gli occhi c’è l’aereo che si sta approcciando a fare una virata secca, mi si para davanti la spiaggia, non so a che altezza fossimo ma vedere le onde che si infrangono in spiaggia da quell’altezza mi dava già un’adrenalina assurda
guardate che magnifico le onde che si formano in lontananza
Non sapevamo ancora che all’atterraggio avremmo dovuto aspettare un’ora al ritiro bagagli.
Avevo un po’ di stanchezza addosso, una volta preso il bagaglio abbiamo chiamato un uber e con una spesa di .. euro ci ha portato al campo base di Roadsurfer “nome cita”. Per velocizzare le cose abbiamo deciso di noleggiare direttamente le tavole per 10 giorni, abbiamo optato per l’incredibile “Portugal Surf Rental”, dal nome e dal sito web sembra la “nome” di GTA, dove tu chiami e ti consegnano la macchina (o carro armato), ed è effettivamente stato così.
Ditemi, non vi fidereste ciecamente di un uomo con il suo fido compagno in quella posizione? Qualsiasi cosa vi trasmette l’immagine posso assicurarvi: è così anche dal vivo
Proprio quel marcus che scende dalla macchina e ci lascia le tavole, ci da due spot interessanti e se ne va, come se avesse fatto il suo dovere da eroe.
in ordine da sinistra: la long 9,6 del rez, una torque 7,6 mia e un’altra torque 7,8 di Fre. ci sentivamo come bimbi a natale
Ora dovevamo solamente decidere se andare a Sud o Nord. Non c’è mai stato un piano ben definito sulla nostra avventura, volevamo farci sorprendere. Decidiamo di andare allora a Sud, verso l’Algarve, nello spot che ci aveva consigliato Marcus. Al Roadsurfer ci fanno una breve guida di come si usa un po’ il tutto, il ‘rez’ deposita altri 800 euro di cauzione e siamo pronti a portare la limousine e a spasso.
Carichiamo le tre tavole che occupano in lunghezza quasi tutto il van, piccolo pit stop a fare spesa di viveri, piccolo pranzo riparatore e in un momento siamo già in viaggio, direzione la spiaggia consigliata da Marcus.
Si vede che siamo felici? il relax era la chiave del giorno, il Grandre, il più responsabile
Ora dovevamo solamente decidere se andare a Sud o Nord. Non c’è mai stato un piano ben definito sulla nostra avventura, volevamo farci sorprendere. Decidiamo di andare allora a Sud, verso l’Algarve, nello spot che ci aveva consigliato Marcus. Al Roadsurfer ci fanno una breve guida di come si usa un po’ il tutto, il ‘rez’ deposita altri 800 euro di cauzione e siamo pronti a portare la limousine e a spasso.
la mia felicità dopo un giorno di viaggio nel vedere delle onde davanti a me
l’hype era alle stelle, corriamo da andrea e gli diamo il via per scendere, prende il volante come se guidasse e tranquillo, va verso una piccola duna, io li per lì penso “oddio, se sei sicuro… fallo” è lì allora che il van si pianta nella sabbia.